Quando si parla di tale tecnica, subito la mente corre al ricordo del grande e compianto Attilione Nazionale, as i1bay (s.k.), che era molto attivo in tante piccole costruzioni in merito e sempre presente sulle pagine di numerose riviste, con innumerevoli articoli e consigli. Per conto mio, conservo ed uso ancora la sua nanoverticale che s’accompagna spesso alle mie sortite dall’ordinario QTH e ne sono davvero soddisfatto.
Quelle Piccole Radio, come le chiamava Lui, sono effettivamente costruite in maniera molto semplice e spartana, sembrano avere un proprio fascino e m’hanno tentato un giorno al grande passo. Cioè di comprarne ed usarne una…
La mia scelta , dopo un attento girovagare sul web , mi ha portato ad acquistare il modello Foxx 3 della Kanga Us e nella mia banda preferita dei 20 metri o 14 mhz circa. Una manciata di pezzi ed un mondo che aspetta i tuoi sussurri …
Per mano del mio amico – collega del QRL Emilio, il kit è stato allora pagato col PayPal direttamente al sito interessato ed è stato ricevuto dopo un tempo discreto .
Il manuale di costruzione (in inglese!) è stato scaricato e stampato: a parte la lingua, è ben descritto e mette in condizione di completare la costruzione senza patemi d’animo o difficoltà!
Complimenti subito per il board stampato e metallizzato, con una chiara serigrafia dalla dicitura dei componenti indicati anche col codice internazionale colorato comprensibilissimo a tutti. Nella confezione, gli stessi sono divisi in tante piccole bustine che contengono tutto il necessario per ogni singolo stadio e lo stesso montaggio consente personali piccole modifiche a discrezione dell’assemblatore.
Per la costruzione del piccolo foxx servono: saldatore , con aspirastagno e spugnetta bagnata di pulizia, una tronchesina e qualche piccola pinzetta, un tester ohmico per ogni controllo ed una lente d’ingrandimento per osservare le saldature, oltre stagno e carta abrasiva fine.
Sfogliando man mano il manuale, ho proceduto a saldare tutti i componenti usando però l’accortezza di inserire prima i pezzi meno sensibili al calore .
Ho riservato per il finale il quarzo fornito (14.060 mhz) ed il delicatissimo transistor dissipato: l’ultimo lavoro è stato quello di una pulizia con trielina al board (anti pasta-salda) ed un ricontrollo minuzioso generale prima di provarlo sul carico fittizio. Tutto okay! Meno di 1 watt appunto. Chi vuole, può benissimo scegliere altre bande e montare un piccolo variabile al posto del compensatore fornito, usato con la vecchia scatola di latta nelle foto.
Il secondo passo è stato quello di riprendere in mano il mio tuner E.F.W.H.A. ed assemblare velocemente una mezz’onda per la frequenza richiesta, con 10,05 metri di radiatore d’antenna ed il contrappeso (0,05λ) per qualche prova.
Altre modifiche (pure in potenza!) sono possibili e rintracciabili sul web , ma a me piace così com’è ossia da “runner” (corridore)- che chiama a frequenza fissa ed attende paziente una risposta. In fondo, come dicono in molti, se ci vogliono collegare ci cercano con attenzione in aria!
Alcuni modelli includono anche un tasto automatico all’interno , ma penso che delle lettere scandite bene da un bravo operatore col verticale sono sempre migliori di un papocchio di caratteri mitragliati col keyer, che ci scappa di mano … Oltremodo nella sottobanda QRP è consigliabile anche il QRS o velocità lenta.
Forse è il caso di curare meglio l’antenna ed il filtro di banda del nostro RTX che lavorerà sempre al massimo delle proprie possibilità.
Stesso discorso per un tuner d’accordo che necessita d’un ponte Rf a diodo led e che mette in sicurezza, con un carico esatto da 50 Ω, il Tx da eventuali danni al transistor finale causa disadattamenti di impedenza.
Sono disponibilissimo per tutti , mentre sto rilucidando il vecchio HK-706 del mio antico esame Ministeriale pulendone i contatti con disossidante + carta abrasiva molto fine.
73 de Franz IK0RKS