Vivere in un condominio significa accettare dei compromessi di antenna che non urtino la suscettibilità di troppe persone ed allora ci si approvvigiona anche di grosse filari (invisibili) come la mia doppia Windom che accontenta comunque l’attività radio.
Praticamente invisibili a vedersi , ma anche loro ogni tanto vanno in default e bisogna ingegnarsi a ripristinarle … in ossequio alle elementari regole radio elettroniche.
Premetto che questa avventura mi ha fatto sentire un antico tecnico sperimentatore (questo il vero primo nome della nostra attività) che, messo di fronte ad un silenzio radio d’ascolto, ha deciso un giorno di risolvere il suo piccolo problema di stazione.
La mia ricerca sistematica è cominciata allora coll’esaminare il grosso cavo rg213 che dalla radio conduce la Rf al grosso dipolo incrociato che svetta sui miei solai condominiali.
Ammainata l’antenna, ho trovato lo stesso apparentemente intero ed il carico fittizio (sulla punta superiore) ha messo in osservazione il balun centrale 4:1 (foto).
Con un tester l’interruzione è stata trovata nell’isolamento del braccio più corto della windom segno che il Ros elevato era dovuto alla parte mancante di tutta l’antenna.
Ho trovato però questo componente abbastanza cotto dal sole, oltre al connettore So 239 alquanto ossidato e ho optato per la costruzione di una nuova scatola centrale stagna.
Con calma ho staccato il simmetrizzatore dal resto dell’antenna, che è rimasta al posto suo ed ho usato una scatola Gewiss per lo scopo prefissato.
Sono stato però aiutato dai miei due figli Luigi & Pasquale che hanno compiuto il compito più pesante e cioè quello di movimentare l’antenna smontandola / ricollocandola al suo posto, ricontrollando prontamente i corretti tiraggi al vento .
Comodamente sul tavolo di casa mia, ho recuperato il vecchio balun in ferrite (unitamente al choke per la RF) ricollocando tutti i componenti prima di tornare su a risaldare il nuovo componente ai rami sciolti: ho fatto separare il tratto più piccolo del palo estraibile ad circa 10 metri e sopra ci ho rimontato il tutto.
Con una lunga prolunga sul terrazzo è stato alimentato il saldatore da 60W per ricollegare i semidipoli, ricontrollato ogni collegamento col tester ed il grosso dipolo è stato risistemato al suo posto.
La scatola rettangolare del balun è stata infine abbondantemente siliconata insieme al connettore d’uscita per evitare ogni infiltrazione d’acqua …
Questa esperienza mi ha fatto provare insomma l’ebbrezza del radiodilettante che correva con l’ombrello subito fuori a guardare l’aereo teso tra gli alberi, avanti a prendere lo strumento per riverificare tutta la propria costruzione. Che emozione!
Chissà , un antico mondo scomparso e sepolto dal troppo consumismo odierno che ci fa buttare sempre tutto o montare frettolosamente un nuovo dipolo senza cognizioni di taratura … Hai voglia ad accordare ostinatamente sugli 80, nei contest!
La stazione dello sperimentatore era piena di pinze, conduttori in bronzo fosforoso, coperchi di rame, martelli e giraviti di tante maniere, seghe a legno e tanti altri arnesi di ogni genere, ma su quel nudo tavolo di legno si trovava il pezzo più bello: una radio costruita con tanta cura e pazienza, col bobinone d’accordo ramato e pieno di saldature, oppure un foglio di carta scarabocchiato da mille ripensamenti e con tanti schemi di li a provare….
Una vita dedicata ad una propria passione chiamata RADIO , appunto 100 anni fa .
Sempre Qrv per tutti !
franz IK0RKS