Per il Field Day di giugno, non essendo quest’anno disponibili gli operatori HF necessari, con altri amici della sezione di Roma abbiamo provato qualcosa nel campo delle UHF. Forse l’occasione migliore non era il Città di Terni, ma la disponibilità di operatori ed attrezzature c’era. In effetti l’organizzazione, le attrezzature e gli apparati sono sembrati soddisfacenti:
x 432MHz – 2 x JayBeam MBM 88 (vecchie ma molto efficienti) + FT897 e PA Microset, (in seguito non utilizzato)
x 1,3GHz – 1 x Tonna 35 elem. + TS2000x
La location (JN52OJ a 550m slm) sull’Argentario è sembrata valida e si sono ascoltati diversi beacon in zona 7 e zona 8, oltre a quello locale di Pisa e di Roma, ma la propagazione e le stazioni partecipanti sono state veramente scarse: fatti 7 QSO in 70cm e solo 2 in 23 cm.
Buon condotto per la propagazione via mare (nel nostro caso il Tirreno), QSO di un certo rilievo solo con IT9 e I1 e pur avendo puntato spesso le antenne (in 432 con circa 19 dBd ) a Nord – Nord-Est nessun risultato in quella direzione. Evidentemente il “tropo” non era favorevole per la propagazione via terra.
Una situazione simile era stata riscontrata anche negli anni scorsi nella stessa stagione, per giornate molto calde e senza nuvole, ad esempio nel contest U-SHF Alpe Adria del 2013 dal M.te Autore.
IL TEAM
Con l’occasione Giovanni GTA ha svestito i “panni” del Manager HF e ricordandosi di essere anche membro dell’Urbe Microwave Team, ha rivestito quelli del già “Contester V-UHF” IW0BHI”, dimostrandosi anche in questa occasione l’ottimo organizzatore di vari Field –day passati.
Nel giro di circa 3 ore con 5 operatori più una YL (operatrice CW) abbiamo assemblato le due stazioni, montato le antenne, e fatto le prove preliminari sui cavetti e l’accoppiatore (nella foto seguente, a destra la stazione 432 MHz, a sinistra il test set con i carichi fittizi ed il rivelatore.
LE ANTENNE
Per i 1296, essendo disponibile una Tonna 35 elementi con guadagno di circa 18 dBd (pur avendo pensato a vari accoppiamenti) abbiamo deciso di montarla tal quale. Detta antenna ha un lobo orizzontale di 15,8 ° ed una lunghezza di 3 m. Altre caratteristiche sono reperibili su internet.
Per i 432 MHz Giovanni IW0GTA e lo scrivente Giovanni I0XJ desideravamo testare le due MBM88 Jaybeam che un caro amico ci aveva ceduto. Da notare che si trattava per noi di una prima assoluta e “senzarete”, infatti la settimana precedente IW0GTA aveva pre-assemblato la parte meccanica (supporto posteriore in legno, per non interferire con i campi e.m. delle 2 antenne) e lo scrivente i cavetti di collegamento: il risultato lo potete vedere nella foto seguente.
Mi interessava molto l’accoppiamento delle 2 Jaybeam: in passato era stata una grande frustrazione, con antenne meno performanti in quella gamma, sentire delle stazioni a livello “presenza” e avere molta difficoltà a collegarle, supplendo in parte con la vecchia pratica da SWL.
L’antenna MBM (multibeam), sviluppata negli anni ’70 dal fondatore della Jaybeam Bill Sykes, è formata da un radiatore e riflettore tipo “parabeam”, derivato dallo “skeleton slot” (brevettato da G2HCG già dal 1940), ed ha un sistema di direttori di lunghezza circa 1/3 lambda piegati ad angolo (a due a due), sul boom, (da cui l’affermazione che ogni gruppo di direttori valga per 4). Altri progetti di Yagi-Uda aventi più o meno lo stesso guadagno hanno una lunghezza di circa 5, 5 – 6 m a fronte dei 3,8 m della MBM88.
Nel nostro caso una singola antenna MBM88 ha un guadagno rispetto al dipolo di 16,3 dB, un lobo orizzontale di 23° ed un lobo verticale pari a 28°. Applicando la nota formula del seno, si ottiene una distanza di stacking verticale pari a 1,43 m (circa 2 lambda) e circa 19 dBd di guadagno, quasi come una più ingombrante parabola, ma conservando l’angolo di 23° sul piano orizzontale, con meno problemi per il puntamento.
COMMENTI FINALI
Tra le altre cose sperimentate, da notare inoltre la buona funzionalità del palo componibile con tiranti e rotore di Claudio IZ0LCZ e la possibilità di alimentazione da auto, per ovviare al rumore (e.m.) del gruppo elettrogeno, ed infine il buon affiatamento del gruppo di amici: I0YTR, IW0GTA, IZ0LCZ, IZ0GJK, IW0CTF che ringrazio per le belle giornate in compagnia.
Come diceva un noto DXer degli anni passati: where do we go next ?
73 da Giovanni I0XJ