Il Ministero delle Comunicazioni ha emanato il 28 febbraio
2000 un Decreto Ministeriale contenente il nuovo piano nazionale di ripartizione delle frequenze, poi pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2000.
Nel nuovo piano sono contenute estensioni
alle attuali bande di frequenza ed altre modifiche di vario genere.
Non essendomi occupato in passato in dettaglio di questi argomenti, le seguenti brevi note valgono solo come primo
approccio alla nuova situazione. Lascio volentieri ad altri, ed in particolare a Radio Rivista, il compito di illustrare
in dettaglio la situazione.
Da quello che ho capito:
La banda 160 metri (1830 - 1850 kHz) è ora assegnata in Italia solo al servizio di radioamatore, dobbiamo
interpretarlo come statuto esclusivo? Comunque... mi sembra una cosa gradita!
Per le altre bande fino a 51 MHz non ci sono cambiamenti
Grandi cambiamenti per la banda 70 cm:
viene allocato il segmento che va da 430 a 432 MHz, anche se i 435-436 non sembrano più a statuto esclusivo, ma solo primario.
Grandi novità anche per i 23 cm:
vengono allocati ben 26 MHz da 1270 a 1296 MHz, con la conferma degli altri segmenti (1240-1245, 1267-1270 e 1296-1298).
Finalmente è possibile la ATV (e altri modi a banda larga) su frequenze affrontabili senza troppe difficoltà!
Non vorrei sbagliare, ma anche sui 3 cm ora la banda sembra più simile a quella tipica nella Regione 1:
da 10300 a 10500 MHz.
Sempre a naso, mi pare di intravedere una banda del tutto nuova, centrata sui 120 GHz
Sono aspetti, che tra l'altro ci costringeranno (si fa per dire, ovviamente) a riformulare i band plan dei 70 cm e dei 23 cm.
Piano di Ripartizione delle Frequenze
Introduzione
Tabella A - allocazioni da 0 a 27,5 MHz
Tabella B
- allocazioni da 27,5 MHz a 10 GHz
Tabella C - allocazioni da 10 a 450 GHz
Note
al Piano
Lista di Utilizzazioni
Glossario
Appendice
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Consigliamo in ogni caso i lettori che volessero avere informazioni aggiornate ed ufficiali di contattare il seguente
sito internet:
Ministero delle Comunicazioni
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