Elaborare un Piano HF triennale delle attività ed iniziative radioamatoriali, è stato stavolta particolarmente laborioso e dopo una prima stesura piuttosto ampia e impegnativa, ho dovuto realisticamente ridimensionare le prospettive.
La nostra Sezione è un elemento dell’ARI, costituita 90 anni fa e la cui storica crescita, come le tante omologhe associazioni nel mondo, è affidata alla fattiva partecipazione dei suoi componenti. Siamo noi soci a tener viva l’associazione, la quale, senza i nostri contributi tecnici e operativi, perderebbe la sua forza e il suo ruolo.
La Sezione ARI di Roma è tra le più numerose d’Italia e vi sono iscritti molti soci di ampia esperienza tecnica e radioamatoriale. Purtroppo conosco di persona solo una parte di tutti voi, ma sono sicuro che parecchi tra voi potrebbero partecipare più attivamente alla vita sociale e alle iniziative della Sezione.
Quello che va trasmesso a chi non conosce il radiantismo, ma che va anche ricordato a quanti si considerano già ‘radioamatori’, è che operare via radio è un allargamento continuo di conoscenze, esperienze tecniche ed umane, una fonte di soddisfazione e divertimento, è creatività e soprattutto ‘libertà’: ogni altra forma di comunicazione moderna (telefono, cellulare, internet, …) comporta degli intermediari e quindi dei vincoli.
Bisogna trovare i modi migliori affinché l’entusiasmo di alcuni radioamatori possa essere contagioso per molti altri: in fondo i diplomi, i contests, i QSO DX, le varie attivazioni, l’approntamento di una stazione sempre migliore sono delle sfide per saggiare le nostre capacità e i traguardi che ci proponiamo di raggiungere servono a migliorarci, quindi nel pianificare le nostre attività proviamo a fissare dei grandi obiettivi.
Vi chiedo di leggere bene il Piano HF 2017 -2019 che è stato proposto e di farmi sapere non solo la vostra opinione ma soprattutto in che modo potreste aiutarci a sviluppare i punti di questo ‘Piano HF’. Come diceva qualcuno: ‘insieme lo potremo fare’ …
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